Sulla mia carne morbida – il recital

Note di sala

Sulla mia carne morbida (Cenacolo di Ares 2017) è il debutto editoriale di Gisella Vacca, già autrice di alcune canzoni e poesie non edite, in lingua sarda, italiana e catalana, che l’eclettica artista interpreta nei suoi recital. Il progetto ha preso avvio, come un’intuizione, dalla foto in copertina e si è sviluppato nel tempo. 21 quadri che, nell’insieme, tracciano il peculiare ritratto di una donna autentica e, forse, un po’ complessa, cresciuta fra tradizione e contemporaneità; ne descrivono in brevi tratti l’anima appassionata e le sue vicissitudini: dagli amori finiti a quelli in fermento, dall’infanzia e l’adolescenza, ad alcuni malumori che, come sassolini molesti, l’autrice si toglie elegantemente in poesia, passando attraverso temi profondi che abbracciano la natura, l‘esistenza e la spiritualità, in una visione molto personale. Nel recital, articolato sui testi del libro, accompagnano le poesie alcuni canti del repertorio di Gisella Vacca: canzoni d’amore e disamore, che accentuano le emozioni e contribuiscono a definire le atmosfere suggerite dai versi; i canti del Sud del mondo, dei popoli oppressi, che tornano spesso nei lavori dell’artista barbaricina, e altri canti particolarmente amati. Non manca l’omaggio simbolico a tutte le poetesse e le autrici che l’hanno nutrita con le loro opere.

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(…)
Basterà il nome
e testimonierà per me
perché
l’avrò indossato autentica
con profonda lealtà
il mio nome
e il suo peso
e questa esistenza
e il suo destino