Perduta da una cicogna stravagante – canzoni in tre lingue

Recital che comprende canti, poesie e un racconto, nati dall'esperienza, breve ma profondissima, dell'autrice in Catalogna tra il 2006 e il 2007, ed elaborati negli anni successivi. I testi sono scritti nelle tre lingue che Gisella Vacca padroneggia: l'italiano e il sardo, nella sua arcaica variante barbaricina, e il catalano, appreso in tempi straordinariamente brevi per essere svelato in un lavoro che, in quest'ultima e definitiva stesura, propone frammenti di identità, di incontro e di scambio con una terra e cultura straniere.

Note di sala
Per la prima volta, dopo anni trascorsi a pensare che non avrei mai potuto farlo, ho cominciato a vivere lunghi periodi in un paese straniero, la Catalogna. La sorpresa è stata non sentirlo poi tanto straniero. Non so quanto questo abbia a che fare con le affinità culturali dovute alla dominazione Catalano-Aragonese subita in passato dalla Sardegna. Certo, non ero sola in questo viaggio: mi ha accompagnato tutto il mio corredo sardo: canti e poesie; riti, storie, tradizioni; fili da intrecciare, e, persino, ricette tradizionali, che ho avuto modo di scambiare allegramente con i Catalani. Non solo: la mia Jana custode mi ha accompagnato nel percorso iniziatico. La sua voce segreta mi ha guidato e sostenuto fedelmente nei passi delicati del cambiamento. Questo non mi ha impedito di sentire, a momenti, un sottile nodo alla gola, che spesso si scioglieva in pianto.

Come ho asciugato le lacrime? Non le ho asciugate. Le ho lasciate cadere, sulla carta, sul piano, distillate in emozioni che hanno preso varia forma.

Le canzoni in tre lingue sono nate così, da attimi preziosi della mia vita, quando la lingua dell’Isola, e con essa tutto il potenziale culturale che una lingua contiene della terra madre, ha incrociato una lingua e una cultura diverse, altrettanto potenti, e in qualche modo sorelle, questa volta senza battaglie sanguinose, agendo in me con grande seduzione, che mi ha permesso di apprendere il catalano in tempi brevissimi.

La terza lingua, l’italiano, ha trovato un suo spazio spontaneamente; d’altro canto, la varietà di temi e di stili è specchio delle impressioni differenti, anche contrastanti, vissute in quei lunghi mesi e più tardi, al ritorno sull'Isola. G. V.