Che l’amore è tutto – canti e poesie d’amore e disamore

Lo spettacolo, tra canti e poesie di grandi autori e il personale punto di vista dell'autrice (suoi i contrappunti colloquiali e due brani in programma), esplora il tema imprescindibile dell'amore, attraverso i suoi passaggi essenziali: il colpo di fulmine, l'amore profondo, la sensualità, l'attesa, il dolore della distanza e dell'incomprensione, fino all'abbandono, alla fine e ai nuovi risvegli del cuore.

Note di sala

Non ho mai creduto che la Teoria del condizionamento, scherzosamente detta anche teoria del Tesoro, stanno suonando la nostra canzone, valga per le creazioni eccelse che hanno segnato la storia della musica, perché ritengo che il contesto in cui si ascoltano sia più o meno irrilevante per una risposta emotiva, rispetto alla forma e al contenuto; credo, però, che ciò possa valere, appunto, per le canzoni, che, raccontando soprattutto la quotidianità, suggeriscono abitualmente connotazioni legate al particolare. Per questo, capita che le portiamo, come parte del nostro corredo di emozioni, dentro una storia d'amore, e che, pur intessute di leggerezza, diventino il simbolo di un sentimento profondissimo. Con questo lavoro, voglio onorare il mio personale corredo di canzoni d'amore e, insieme, chi me le regalate, ispirate o semplicemente dischiuse. Amo tutte queste canzoni, come ho amato le persone con cui le ho messe in comune, anche quando il loro amore era solo un vuoto circondato da parole. Per lo più, si tratta di regali scambiati con persone all'altezza del sentimento messo in gioco, per questo le custodisco tutte con la stessa cura in uno scrigno molto speciale; e non esiste per me luogo più sacro, per adornarmene, di un palcoscenico, che sempre cerco di attraversare scalza, rispettosa e onesta, a scapito della funzione/finzione per cui è nato. Ho incastonato le canzoni, come pietre preziose nell'oro di alcune poesie e alcuni stralci di letture che mi hanno illuminato, nei momenti in cui è più facile perdersi, nel sentiero scosceso dell'amore, e quindi della Vita, che a volte confonde per troppo dolore, a volte per troppa gioia. Alcune hanno accompagnato la mia infanzia, e mi hanno cresciuto, facendomi diventare la donna che sono, sospesa in un equilibrio precario ma fertile fra tradizione e contemporaneità. Esattamente come questi brani, che vi offro a cuore aperto, senza paura che si intravedano le mie cicatrici, e con la speranza che possano accarezzare le vostre. G. V.